Servizi / Paesaggio e Archeologia

Relazioni Paesaggistiche

La Relazione Paesaggistica è il documento redatto ai fini dell’ottenimento della Autorizzazione Paesaggistica regolamentata dall’art. 146 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.lgs 42/2004). Nel caso di interventi in aree soggette a tutela paesaggistica (beni culturali, paesaggistici ed ambientali) sussiste l’obbligo di sottoporre all’ente competente (delegato dalla Regione, generalmente i Comuni) la Relazione Paesaggistica, unitamente ai progetti delle opere da eseguire, affinché ne sia accertata la compatibilità paesaggistica e sia rilasciata l’autorizzazione.
L’autorizzazione non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi ed è efficace per un periodo di cinque anni, scaduto il quale l’esecuzione dei lavori deve essere sottoposta a nuova autorizzazione.
A fronte di parere favorevole del Soprintendente, l’Amministrazione competente adotta il provvedimento in conformità al parere della Soprintendenza - che può contenere prescrizioni - e rilascia l’autorizzazione paesaggistica che diventa immediatamente efficace.
La documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti è individuata dal DPCM 12/12/2005 (autorizzazione ordinaria) e dal DPR 139/2010 (autorizzazione semplificata) che ha individuato una serie di interventi di lieve entità per i quali è prevista una procedura di autorizzazione paesaggistica semplificata, sempre che comportino un’alterazione dei luoghi o dell’aspetto esteriore degli edifici.

Obiettivi del lavoro

Mentre nei casi di procedimento semplificato la documentazione da produrre per l’ottenimento della compatibilità paesaggistica si sostanzia spesso in modulistica predisposta dagli enti compenti, nei casi di autorizzazione ordinaria è necessario seguire le indicazioni del DPCM 12/12/2005.
In particolare, la Relazione deve contenere tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell’intervento, con riferimento ai contenuti ed alle indicazioni del Piano Paesaggistico o del Piano urbanistico territoriale, con specifica considerazione dei valori paesaggistici.
Essa deve avere specifica autonomia d’indagine ed essere correlata da elaborati tecnici utili a motivare ed evidenziare la qualità dell’intervento anche per ciò che attiene al linguaggio architettonico formale adottato nel contesto dell’intervento.
La documentazione prodotta deve rispondere pienamente a quando stabilito dal DPCM 12/12/2005 per l’ottenimento della compatibilità paesaggistica.
Deve inoltre contenere indicazioni utili a contribuire a mitigare o compensare gli eventuali impatti generati dall’opera. Tali indicazioni possono interessare gli aspetti squisitamente architettonici, quali elementi progettuali o di arredo così come le opere a verde.
L’obiettivo è quello del migliorare la qualità paesaggistica complessiva dei luoghi e, comunque, di garantire che non vi sia una diminuzione della stessa, pur nelle trasformazioni. Le opere di mitigazione possono essere sia immediate che realizzate nel corso del tempo, possono avere un diverso grado di capacità di contrastare gli effetti negativi dell’intervento: annullamento, riduzione, riqualificazione.
Le mitigazioni concepite per favorire il processo di integrazione di nuove opere nel sistema Paesaggio mediante l’impiego di opere a verde, possono costituire veri e propri progetti di inserimento paesaggistico. Tali progetti giocano un ruolo importante nel relazionare gli spazi destinati alla progettazione di infrastrutture con lo spazio circostante, potenziando le connessioni e la funzionalità ambientali.

Servizi Offerti

I servizi offerti da VDP per la predisposizione della Relazione Paesaggistica vanno dall’individuazione dei criteri generali per la corretta impostazione e redazione della Relazione, all’assistenza al Proponente durante l’iter procedurale.

Durante le attività per la redazione della Relazione Paesaggistica vengono affrontati, in particolare, i seguenti aspetti:

  • Individuazione e analisi degli strumenti pianificatori territoriali e settoriali vigenti e pertinenti e dei livelli di tutela vigenti.
  • Censimento dei beni culturali tutelati nel territorio interessato dall’intervento.
  • Individuazione dei caratteri paesaggistici dell’area di intervento e del contesto circostante.
  • Previsioni dei possibili effetti derivanti dalla realizzazione delle opere dal punto di vista della percezione nel contesto paesaggistico dell’area d’intervento sia in fase di cantiere, sia in fase di esercizio.
  • Analisi del contesto circostante e individuazione del bacino di intervisibilità dell’opera.
  • Analisi della percezione dell’opera nel contesto paesaggistico.
  • Simulazione dettagliata dello stato dei luoghi nella fase post operam (con fotosimulazioni degli interventi in progetto) e confronto con le rappresentazioni fotografiche dello stato ante operam.

Particolare cura viene riservata all’approfondimento degli aspetti legati alle mitigazioni e compensazioni. Le possibili scelte progettuali di mitigazione, sono sottoposte al Committente per l’opportuna condivisione.
Questo avviene anzitutto attraverso lo strumento delle fotosimulazioni che consento un confronto tra lo stato dei luoghi nella fase ante e post operam. Con le foto simulazioni è possibile controllare la qualità intrinseca delle scelte adottate e apprezzarne l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi di inserimento e mitigazione paesaggistica.