Services / Environmental Studies and Permitting

ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY AND DNSH

Cos’è la relazione di sostenibilità ambientale

E’ un documento tecnico descrittivo che costituisce la sintesi di tutti gli aspetti e le soluzioni dedicate alla tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Il documento deve fornire un quadro esaustivo della Sostenibilità di un’opera:
• riportando l’analisi dei diversi aspetti ambientali e sociali correlati alla sua fase di realizzazione ed esercizio e più in generale all’intero di ciclo di vita
• evidenziando le scelte progettuali volte alla salvaguardia delle risorse naturali, nell’ottica di dare un contributo concreto all’economia circolare per massimizzarne l’utilità e il valore nel tempo.
• garantendo gli indirizzi tracciati a tutela dei diritti dei lavoratori delle imprese esecutrici.
• fornendo la stima della Carbon Footprint dell’opera.
• analizzando la resilienza dell’opera in relazione all’adattamento a futuri cambiamenti climatici, sociali ed economici del territorio di riferimento

In quale contesto è prevista la Relazione di Sostenibilità Ambientale

Le Linee Guida per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori del PNRR e del PNC, redatte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ai sensi del DM 31/5/2021 n. 77 “Governance del Piano Nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento e accelerazione delle procedure” (Art. 48, comma 7, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito nella legge 29 luglio 2021, n. 108), prevedono che, tra i contenuti e gli elaborati di progetto del PFTE, sia prevista la redazione della “RELAZIONE DI SOSTENIBILITÀ DELL’OPERA”.


La Valutazione DNSH (Do Not Significant Harm)

La valutazione DNSH si inserisce nel contesto più ampio che si sviluppa nella Relazione di Sostenibilità.

Il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Regolamento UE 241/2021) stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili indicato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.

Il principio DNSH, declinato sui sei obiettivi ambientali definiti nell’ambito del sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili, ha lo scopo di valutare se una misura possa o meno arrecare un danno ai sei obiettivi ambientali individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal europeo). In particolare, un’attività economica arreca un danno significativo:


a. alla mitigazione dei cambiamenti climatici, se porta a significative emissioni di gas serra (GHG);
b. all’adattamento ai cambiamenti climatici, se determina un maggiore impatto negativo del clima attuale e futuro, sull’attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni;
c. all’uso sostenibile o alla protezione delle risorse idriche e marine, se è dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) determinandone il loro deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico;
d. all’economia circolare, inclusa la prevenzione, il riutilizzo ed il riciclaggio dei rifiuti, se porta a significative inefficienze nell’utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine;
e. alla prevenzione e riduzione dell’inquinamento, se determina un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo;
f. alla protezione e al ripristino di biodiversità e degli ecosistemi, se è dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione europea.

A tal scopo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha redatto con Circolare n.33 del 13/10/2022, la “Guida Operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente”, che fornisce indicazioni sui requisiti tassonomici, sulla normativa corrispondente e sugli elementi utili per documentare il rispetto di tali requisiti sui singoli settori di intervento del PNRR.
La Guida si compone di:

  • una mappatura (tra investimenti del PNRR e le schede tecniche) delle singole misure del PNRR rispetto alle “aree di intervento” che hanno analoghe implicazioni in termini di vincoli DNSH (es. edilizia, cantieri, efficienza energetica).
  • schede di autovalutazione dell’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici per ciascun investimento contenenti l’autovalutazione che le amministrazioni hanno condiviso con la Commissione Europea per dimostrare il rispetto del principio di DNSH.
  • schede tecniche relative a ciascuna “area di intervento”, nelle quali sono riportati i riferimenti normativi, i vincoli DNSH e i possibili elementi di verifica
  • check list di verifica e controllo per ciascun settore di intervento, che riassumono in modo sintetico i principali elementi di verifica richiesti nella corrispondente scheda tecnica.
  • appendice 1 riassuntiva della Metodologia per lo svolgimento dell’analisi dei rischi climatici come da Framework dell’Unione Europea (Appendice A, del Regolamento Delegato (UE) che integra il regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Le schede tecniche ripercorrono la normativa vigente e gli ulteriori eventuali vincoli DNSH associati alle singole misure nel PNRR e restituiscono una sintesi organizzata delle informazioni sui vincoli da rispettare mediante specifiche liste di controllo o check list per facilitarne l’applicazione.

Objectives of the work

La Relazione di Sostenibilità Ambientale è un documento tecnico descrittivo che raccoglie la sintesi di tutti gli aspetti e le soluzioni dedicate alla tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, fornendo il quadro esaustivo della Sostenibilità di un intervento progettuale, sia esso un’opera o un’infrastruttura.


I contenuti della Relazione di Sostenibilità Ambientale

Le Linee Guida per la redazione del PFTE stabiliscono i contenuti della Relazione in ragione della specifica tipologia di intervento infrastrutturale.
In particolare deve contenere:
1. la descrizione degli obiettivi primari dell’opera in termini di “outcome” per le comunità e i territori interessati. Individuazione dei principali portatori di interessi (“stakeholder”) e indicazione dei modelli e strumenti di coinvolgimento dei portatori d’interesse da utilizzare nella fase di progettazione, autorizzazione e realizzazione dell’opera, in coerenza con le risultanze del dibattito pubblico;
2. l’asseverazione del rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo” (“Do No Significant Harm” - DNSH);
3. la verifica degli eventuali contributi significativi ad almeno uno o più dei sei obiettivi ambientali DNSH, come definiti nell’ambito dei medesimi regolamenti, tenendo in conto il ciclo di vita dell’opera;
4. una stima della Carbon Footprint dell’opera in relazione al ciclo di vita e il contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici;
5. una stima della valutazione del ciclo di vita dell’opera in ottica di economia circolare, seguendo le metodologie e standard internazionali (Life Cycle Assessment – LCA);
6. l’analisi del consumo complessivo di energia;
7. la definizione delle misure per ridurre le quantità degli approvvigionamenti esterni (riutilizzo interno all’opera) e delle opzioni di modalità di trasporto più sostenibili dei materiali verso/dal sito di produzione al cantiere;
8. una stima degli impatti socio-economici dell’opera;
9. l’individuazione delle misure di tutela del lavoro dignitoso, in relazione all’intera filiera societaria dell’appalto (subappalto), l’indicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore stipulati;
10. l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative;
11. l’analisi di resilienza, ovvero la capacità dell’infrastruttura di resistere e adattarsi con relativa tempestività alle mutevoli condizioni che si possono verificare sia a breve che a lungo termine a causa dei cambiamenti climatici, economici e sociali.

Attraverso la Relazione di Sostenibilità Ambientale, VDP analizza i diversi aspetti ambientali e sociali correlati alla sua fase di realizzazione ed esercizio e più in generale all’intero di ciclo di vita, le scelte progettuali volte alla salvaguardia delle risorse naturali (economia circolare), gli indirizzi tracciati a tutela dei diritti dei lavoratori delle imprese esecutrici, la resilienza dell’opera in relazione all’adattamento a futuri cambiamenti climatici, sociali ed economici del territorio di riferimento.
La DNSH si innesta all’interno della Relazione di Sostenibilità Ambientale e consente di valutarne la conformità degli interventi al principio del “Do No Significant Harm”.

Offered services

Nell’ambito del processo di valutazione della Sostenibilità Ambientale e DNSH, VDP è in grado di supportare il Proponente nell’analisi di tutti gli aspetti relativi alla Sostenibilità Ambientale del Progetto, e della verifica di conformità dello stesso al principio del “Do No Significant Harm” per i sei obiettivi ambientali individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal europeo).

Caso di studio applicativo - DNSH La nuova Tranvia Termini-Vaticano-Aurelio (Comune di Roma - Roma Servizi per la Mobilità)

VDP garantisce l’esecuzione del servizio nel rispetto delle normative nazionali e unioniali e dei regolamenti vigenti nei luoghi di intervento e, qualora previsto, degli standard e dei protocolli richiesti.